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Lavorare nell'industria musicale: intervista a Claudia Faniello, cantante e rappresentante di Malta all'Eurovision Song Contest del 2017

Abbiamo avuto il piacere di chiacchierare con Claudia Faniello, l'incredibile cantante maltese che ha anche rappresentato Malta all'Eurovision Song Contest nel 2017. Claudia è una donna molto talentuosa che ha raggiunto e sta raggiungendo grandi obiettivi grazie al suo talento e alla sua passione. Nata da madre maltese e padre italiano, è cresciuta in una casa mediterranea piena di musica! Durante l'intervista ci ha detto che aveva appena finito di registrare la versione maltese del Carpool karaoke con Sarah Bonnici e altri artisti maltesi per una grande radio nazionale e stava lavorando alla ri-registrazione di Sal-Aħħar Nifs con suo fratello Fabrizio Faniello e il rapper Owen Leuellen. In questa intervista parla della sua carriera, dei suoi sentimenti, del legame con la sua cultura e dei suoi progetti futuri. Buona lettura!


claudia faniello

Come è nata la tua passione per la musica?

Sono cresciuta in una casa molto rumorosa, mia madre e mio padre sono entrambi amanti della musica anche se ascoltano generi completamente diversi. Mia madre e mio fratello hanno iniziato a cantare in alcuni piccoli festival, ci sono sette anni tra me e Fabrizio quindi, crescendo, lui è stato come un idolo per me. Ha raggiunto palcoscenici più grandi e lo ammiravo, da adolescente volevo fare anche io quello che faceva lui ma il tutto è successo naturalmente perché siamo veramente appassionati!


Hai mai fatto lezioni di canto?

Non proprio, ho fatto qualche lezione quando ero piccola, avevo circa 10 anni credo. Ho imparato a suonare il pianoforte quindi pensavo sarebbe stato bello fare qualche lezione di canto ma la cosa è durata solo alcuni mesi, poi ho smesso sia le lezioni di pianoforte che le lezioni di canto. Tuttavia, adesso scrivo le mie canzoni e suono a orecchio.


L'industria musicale di Malta è probabilmente abbastanza piccola, come la descriveresti?

Esatto, è molto piccola, è solo da pochi di anni che si apprezza di più la musica maltese o quella che che viene scritta qui perché prima, oltre all’Eurovision, era molto più frequente ascoltare musica in inglese o in italiano. Ora però alcuni programmi stanno rivalutando il maltese infatti l’anno in cui ho vinto il concorso per partecipare all’Eurovision la canzone che è arrivata seconda era proprio in maltese ed era da anni che non si sentiva una canzone nella nostra lingua. Ci sono anche gruppi che sono molto seguiti qui a malta che cantano solo in maltese.


Ti ricordi la prima volta che sei stata in uno studio di registrazione?

La primissima volta no però io e gli studi non eravamo molto amici in passato. Quando canti con un pubblico senti la presenza delle persone mentre nello studio mi sembrava di essere rinchiusa da sola, come se ci fosse una barriera. Avevo una sensazione dolceamara nei suoi confronti. Dopo però ho iniziato ad abituarmici.


Quindi ora lo hai rivalutato?

Sì però preferisco sempre cantare dal vivo, è più bello. Una cosa simile è successa anche con il momento di transizione dai monitor agli in-ears, a Fabrizio per esempio piace usare i monitor dato che lui fa parte della generazione precedente alla mia. Io però ora se posso cantare con gli in-ears e canto con quelli.


Com’è stato tutto il processo di selezione all’Eurovision e l’esperienza lì in Ucraina?

Erano 4 o 5 anni che non partecipavo al nostro festival che seleziona le canzoni perché volevo una pausa. Stavo facendo musica mia, forse più radiofonica. Philip, l compositore di Breathlessy, voleva farmi partecipare ma io rifiutavo sempre. Un giorno mi ha chiesto di registrare una demo per una canzone da mandare all’estero. Appena l’ho sentita mi sono emozionata tantissimo, mi sono messa a piangere.

Era anche un periodo in cui non stavo benissimo, avevo appena affrontato una separazione ed ero particolarmente sensibile. Philip mi ha detto che l’aveva scritta pensando alla mia voce proprio per l’Eurovision. Mi ha ingannato ma la canzone era talmente bella che non ho potuto rifiutare, come si fa a dire di no a una canzone così? Fra me e la canzone c’è stato proprio un colpo di fulmine.

La giuria l’ha scelta come vincente ed è stata una cosa molto particolare dato che c’erano anche altre canzoni forti. Non era palese che avrei vinto però ho detto “ora canto e mi diverto, sarà quel che sarà”. Ho ancora la pelle d’oca solo a parlarne. Ho sentito che questa canzone avrebbe potuto fare qualcosa di grande durante la prova costume con il vestito e la scenografia.

Era un sogno perché era da tanti anni che lo avrei voluto fare. In Ucraina la canzone non aveva fatto tanto parlare di sé ma noi Faniello siamo molto amati dai fan dell’Eurovision e ci hanno dimostrato tanto amore e rispetto.


Quindi ti è rimasto un bel ricordo?

Molto, anche perché avevo già fatto esperienza con Fabrizio le varie volte in cui ho partecipato al festival. C’è tanto lavoro dietro a tre minuti di performance e ho semplicemente pensato a cantare con il cuore, a conoscere nuova gente e a creare dei ricordi autentici e sereni da portare sempre con me.


Ti è mai capitato di vedere qualche situazione di disuguaglianza fra uomini e donne nella musica?

Ho notato un paio di cose del genere. Secondo la mia esperienza forse per gli uomini è più facile non essere vittime di pregiudizi. L’ho notato anche tramite mio fratello. I fan tendono ad essere più leali con i maschi, le ragazzine si attaccano di più. Per la donna è più difficile anche se ci sono comunque molte donne amate per esempio dalla comunità LGBT+ che segue molto l’Eurovision. Quindi ecco, forse se sei un ragazzo e fai musica bella allora magari è più facile avere fan fedeli.

L’altra cosa che ho notato è che quando sei un personaggio pubblico ovviamente non ti conoscono realmente, conoscono solo la tua versione pubblica ma ti giudicano, anche altre donne. Di conseguenza direi che è un po’ più facile essere giudicate per noi donne rispetto ai maschi, anche da altre donne. Devi comportarti in modo maturo e non farci caso.

Un’altra cosa che mi viene in mente è che, specialmente in passato, a volte ci veniva richiesto di vestirci in modo sexy. Questo agli uomini non viene richiesto, magari gli vengono chieste altre cose scomode però.


Ci puoi consigliare una canzone in maltese?

Vi consiglio Sal-Aħħar Nifs, una canzone che abbiamo riregistrato dopo 25 anni. C’è una ONG maltese che aiuta gente malata di SLA e hanno scelto questa canzone l’ha scelta per una campagna. Abbiamo registrato da poco il video musicale e ci siamo io, Fabrizio Faniello e Owen Leuellen, un rapper. Io canto, studio psicoterapia e sono insegnante di sostegno in una scuola quindi mi piacerebbe consigliarvi anche una mia canzone che si chiama Ġmielek. È di un festival maltese che è tornato dopo tanti anni nel 2021. L’ho fatta anche nella lingua dei segni perché volevo unire il mio amore per la musica con il mio amore per ciò che faccio tutti i giorni. Parla di gente che non si sente vista o capita. Per me è molto speciale perché tante volte anche io mi sono sentita così e in generale con il mio lavoro non è raro incontrare gente che si sente sola.


Hai un consiglio per le giovani donne che vogliono avere una carriera nella musica?

Niente ti può fermare, solo tu puoi fermare te stessa. Con tante opportunità al giorno oggi l’unico limite è il cielo. Siate autentiche e sincere con voi stesse, rispettatevi, circondatevi di gente che crede realmente in chi siete e in cosa volete fare. Questo è valido sia in studio che fuori, sia per la musica ma anche per gli altri ambiti, sia per chi lavora sul palco ma anche per chi lavora nel resto dell’industria. È  importante avere gente intorno a te che creda in te e nel progetto che hai. No man is an island so you cannot do everything on your own (nessun essere umano è un’isola quindi non puoi fare tutto da sola).


Quali sono i tuoi progetti futuri?

Oltre a questa canzone con Fabrizio e Owen ho in programma anche alcuni concerti qua a Malta con la mia band. Inoltre studierò tanto e ovviamente la musica sarà sempre presente.


Potete seguire Claudia Faniello qui, ascoltare la sua musia qui e vedere il video di Ġmielek qui sotto:




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