Francesca Pani, cantante e cantautrice proveniente dalla Sardegna, ha mosso i primi passi nella musica da bambina. Crescendo, ha sempre fatto l’interprete cantando cover. Da poco si dedica al cantautorato spinta dal suo chitarrista Gian Filippo Alba. Ci racconta che piano piano si è iniziata a sbloccare e che, in una settimana, ha composto circa sei canzoni. Da lì è iniziato tutto il processo creativo che l’ha portata a raggiungere traguardi molto importanti. Ce li racconta in questa intervista, buona lettura!
Da poco è uscito il tuo nuovo singolo, Romanticamente. Com’è andato tutto il processo creativo?
Mi sto divertendo molto. Il videoclip di Romanticamente è stato girato da un videomaker professionista, cosa che non mi era mai capitata prima. Tramite delle conoscenze sono anche riuscita ad ottenere una camera di hotel gratis da usare come camerino per cambiarmi insieme agli altri ragazzi che compaiono nel video. Avevo in mente di ambientarlo in una piazza quindi ho dovuto chiedere i permessi, c’era tutta la gente lì mentre registravamo, persino i vigili urbani. Una bella soddisfazione perché invece i miei primi video, sia per risparmiare sia perché non sapevo se sarei stata in grado di realizzarli, li facevo con il cellulare imparando da ciò che vedevo da altri artisti. Mettevo la videocamera del telefono un po’ su e un po’ giù come faceva Beyoncé. Alla fine, questa cosa è piaciuta tanto da farmi ottenere molti passaggi in radio.
Come e quando hai iniziato a cantare?
Da bambina sentivo le canzoni di Cristina D'Avena. Appena iniziavano le sigle alle 8:00 di mattina, siccome non c'era Google, prendevo carta e penna e iniziavo a scrivere tutto quello che capivo del testo in modo impararlo il prima possibile, idem con i vocalizzi della Disney. Ero conosciuta come la bambina che cantava. Anche a scuola mi chiedevano “Francesca, fai Ariel?” ed ero contenta di accontentarli.
Hai fatto anche qualche corso di canto?
Sì perché all'inizio cercavo di cantare le canzoni di Whitney Houston, le facevo due o tre volte e poi perdevo la voce. A un certo punto mi sono scocciata di questa cosa e ho deciso di prendere lezioni. L’ho sempre trovata una cosa molto interessante perché l'80% del lavoro che ti fanno fare a lezione consiste nel cercare di utilizzare il corpo come strumento, dalla schiera ai muscoli fino al diaframma. Impari che tutto è collegato in modo da fare meno fatica possibile quando canti. Inizialmente pensavo anche di essere bravina ma poi mi sono resa conto che non utilizzavo correttamente il mio corpo quindi è fondamentale allenare la propria voce.
Come descriveresti la musica italiana e quali sono i tuoi artisti preferiti?
Proprio ieri ero a un concerto di Finardi e ho quasi pianto, è stata un'emozione assurda. Io ascolto di tutto, sia le canzoni più leggere che quelle più complesse. Sono abbastanza aperta però penso che quando ascolti un capolavoro ne rimani davvero colpita, hai un altro tipo di sensazioni e te ne rendi conto. Come dicevo, io ascolto diversi generi. Mi piacciono molto Aretha Franklin, Whitney Houston, Beyoncé, Marilyn Manson, Eminem, Elisa, insomma, ascolto musica un po’ per ogni stato d’animo. Non sono di quelli che ripudiano alcuni generi. Ascolto trap, hip-hop, pop, musica italiana, musica internazionale, di tutto, basta che mi venga trasmesso qualche tipo di emozione. Stamattina, invece, ho ascoltato Miravi, una cantante russa che ha una potenza vocale devastante.
Ti esibisci anche dal vivo?
Sì, anche ieri mattina mi sono esibita live. Ho diversi progetti: due duetti acustici, un gruppo con cui facciamo canzoni più attuali e un progetto sul blues. Mi piace cambiare repertorio e ascoltare nuovi artisti.
Ho visto che hai fatto anche qualcosa in televisione, com’è stata questa esperienza?
Sì, è stato molto interessante. L’ho fatto per provare perché all'inizio ero molto timida. Dato che le mie canzoni erano state apprezzate molto in radio locali, mi sono segnata tutti i commenti positivi che mi danno un certo brivido. Dalle radio locali sono passata a progetti regionali sempre fra radio e tv. Successivamente, mi sono imbattuta in un concorso a Sanremo a cui ho partecipando inviando il mio brano Dentro la A. Il giorno dopo mi hanno telefonato chiedendomi se mi sarebbe piaciuto andare a Casa Sanremo durante il Festival ed è stata un’esperienza incredibile. Dopo quasi due mesi mi è comparso un casting Rai per cantanti. Ho deciso di partecipare mandando un video di un minuto e qualcosa. Ho pensato “ma figurati, con tutte le candidature che ricevono…” poi ho visto che hanno scaricato il mio video e mi è arrivato il messaggio che diceva che avevo superato questo casting Rai. Mi sono esibita nello spin off della trasmissione di Fiorello, Viva Rai 2 ed è stato molto bello nonostante fossi parecchio emozionata.
Hai un suggerimento per chi vuole iniziare a cantare, a esibirsi dal vivo e a comporre le proprie canzoni?
Sì, intanto penso che ognuno abbia un po’ una sua natura da seguire nel senso che per me è iniziato tutto guardando le sigle dei cartoni. Quello che mi è dispiaciuto è che all’inizio non ci ho mai investito più di tanto perché ti dicono “tanto è impossibile”, più cresci e più ti senti dire “te lo auguro però…” quindi da un lato volevo realizzare queste cose da sola anche per dimostrare il mio valore. Mi ero imposta di ottenere 1000 passaggi in radio e ne sono riuscita a ottenere 1500, insomma, se avete qualcuno contro utilizzatelo come motivazione. Le opinioni altrui cambiano in base ai fatti, una volta che raggiungete un obiettivo, cosa possono dire? Consiglio di seguire la propria passione anche se si sta facendo un altro lavoro proprio per sentirsi bene. Per esempio, tutto il caos che abbiamo combinato per il videoclip alla fine è stato ricordo bellissimo, una giornata spettacolare. Non fatevi abbattere quando avete opinioni contrarie. Inoltre, è importante fare attenzione a chi ha i secondi fini, a me è successo che un produttore volesse solo soldi. Informatevi anche un po’ da sole o fatevi aiutare se conoscete esperti. Io mi ero studiata come arrivare ai servizi streaming, quanto fosse importante il diritto d’autore, come riconoscere un buon contratto. Diffidate dai fenomeni di baraccone che vi dicono “se vuoi ne parliamo a cena”, spesso si capisce quando la gente ha secondi fini quindi fate molta attenzione.
A proposto di questo, ti è mai capitata una situazione in cui qualche uomo ha cercato di abusare della sua posizione professionale?
C’è stato un produttore che aveva detto di avere contatti con un’etichetta molto importante. Magari una persona ignorante ma che ha un grande sogno ci crede e ci casca. Poi ha iniziato a mettere like alle foto e a parlare del fatto che lui fosse single. Io ho chiesto soltanto chi avesse prodotto, ho fatto domande solamente professionali. Quando uno ti parla seriamente di lavoro mica sta lì a chiederti se tu sia single o robe simili, ti fa puramente domande professionali riguardo la tua musica. I professionisti con cui ho avuto a che fare sono sempre stati incentrati sul lavoro in modo da essere sicuri della persona che avevano davanti prima di investire su di lei. Bisogna stare attenti sebbene personalmente spesso mi risulti abbastanza intuibile quando qualcuno ha secondi fini, a mio parere queste persone risultano abbastanza idiote fin da subito. Se avete dubbi, fatevi accompagnare da qualcuno.
Ci puoi consigliare una canzone italiana, a questo punto direi tua?
Sicuramente Portami un Caffè. Ha un significato un po’ vivi e lascia vivere. In generale magari di queste canzoni molto ritmate non si pensa a guardare bene il testo. Non parlo solo delle mia ma in generale, basti pensare a Think di Aretha Franklin il cui significato è molto potente. Portami un Caffè parla di questa Maria che è molto frustrata e quindi sfoga le sue frustrazioni verso chi vede più debole.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Come vi dicevo è appena uscito Romanticamente insieme al mio chitarrista Gian Filippo Alba. Usciranno presto anche altri pezzi. Inoltre, ho anche dei live in programma quindi vi aspetto!
Segui Francesca qui e guarda il video di Romanticamente qui sotto: