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Lavorare nell'industria musicale: intervista a Paula Sánchez Manzanero, Head of Legal & Music Business Affairs presso Sympathy For The Lawyer

Arianna Bartolozzi Bellantuono

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Paula Sánchez Manzanero, responsabile degli affari legali e del music business presso Sympathy For The Lawyer. Paula è un giovane avvocato di Madrid ed è riuscita a lavorare con entrambe le sue passioni: la musica e la legge. Dopo aver studiato legge, ha deciso di specializzarsi in diritto d'autore motivata dal suo amore per la lettura, la letteratura, il cinema, la musica e la cultura. In questa intervista Paula ci condivide la sua preziosa esperienza e la sua visione del lavoro nel settore musicale e creativo in Spagna offrendoci una prospettiva unica sulle sfide e sulle opportunità che presenta questo campo così dinamico.


sympathy for the lawyer

 

Cominciamo con i tuoi studi: ti sei laureata in legge. Perché hai deciso di specializzarti proprio nel diritto d'autore e lavorare nell'industria musicale?

Tutto ciò che riguarda la cultura mi è sempre piaciuto molto fin da piccola. La musica è molto importante per me soprattutto grazie all'influenza di mio padre. Anche durante l'adolescenza ha giocato un ruolo cruciale nella mia vita. Sono sempre stata circondata da essa e sono sempre andata a vari concerti. Anche a casa, nonostante nessuno di noi sia musicista, amiamo tutti la musica. In seguito, dopo la laurea in legge, ho fatto un master in proprietà industriale e intellettuale (in Spagna la proprietà industriale è legata a marchi e brevetti e la proprietà intellettuale comprende i diritti d'autore). L'ho scelto proprio perché volevo trovare un modo per unire il mio interesse per il mondo legale alla mia passione per la musica.


Qual è stata la tua prima esperienza pratica nel settore musicale?

Dopo essermi laureata come avvocatessa ho fatto uno stage in uno studio legale specializzato in musica. Nonostante non mi piaccia molto dire che la musica è molto importante per me dato che lo è per molta gente, adoro dedicarmi a essa perché credo sia qualcosa di molto positivo che unisca (quasi) tutti gli esseri umani. Con il mio master e con il tirocinio che ho fatto mi sono innamorata ancora di più del settore musicale, di tutto ciò che c'è dietro una canzone o un concerto. Ora lavoro presso Sympathy for the Lawyer, una delle aziende più importanti della Spagna nel settore musicale e mi occupo di questioni legali, economiche, fiscali, di management e booking.


Come descriveresti l'industria musicale spagnola?

Sento che la musica spagnola ha avuto un grande incremento negli ultimi anni, specialmente grazie ad artisti come Rosalía che ha portato aspetti della nostra cultura in altri paesi con culture completamente diverse. La musica spagnola è in piena crescita. Tuttavia, vedo anche una sfida nel mantenere certi generi che sono popolari fuori dalla Spagna. Credo che dipenderà da come ci prenderemo cura dei nostri artisti internamente per poter continuare a promuoverli.


Hai notato differenze per essere una donna nel settore?

È vero che non ho un'esperienza molto estesa, ma da quando sono entrata nel settore ho visto molte donne sia nella parte legale che in produzione, management, agenzie e promoter. Tuttavia, quando lavoro con grandi clienti o avvocati più anziani che solitamente sono uomini, sento che devo sforzarmi il doppio perché rispettino il mio lavoro e si fidino di me, sia per essere una donna che per essere giovane. Questo si sente di più nella mia faccia di avvocatessa che come lavoratrice dell'industria musicale.


In molte interviste che facciamo è sorto il fatto che ci siano poche donne nella produzione del suono. Anche tu lo hai notato?

Sì, ho visto molte donne lavorare in agenzie, in management, come promoter e come avvocati. In ruoli tecnici come produttrici o ingegneri del suono ce ne sono molto poche. Parlo con produttori quasi tutti i giorni e mi viene in mente solo una donna.


Pensi che lavorare nel settore musicale e in generale nei settori creativi sia più difficile nei nostri paesi mediterranei dato che i nostri mercati non sono molto grandi?

Per me devo ammettere che non è stato difficile ma riconosco di aver avuto fortuna. È una nicchia più piccola e quindi è più difficile entrare. Nel mio caso un avvocato di divorzi, per esempio, avrà molte più opportunità di un avvocato specializzato in musica. Tuttavia, se ti specializzi molto, puoi trovare il tuo posto perché essendo qualcosa di così specifico c'è sempre bisogno di persone. Non è facile trovare professionisti molto specializzati in musica, sia nel legale che nel marketing come in altre aree.


Hai qualche cantante preferito che ti ha ispirato a lavorare in questa industria?

Non posso dire che un cantante in particolare mi abbia ispirato a lavorare in questa industria, è la musica in generale che è stata la mia ispirazione. Una cantante che è stata con me fin dall'adolescenza e che ascolto ancora è Taylor Swift. Non solo mi piace la sua musica ma anche come ha gestito la sua carriera e i temi di proprietà intellettuale legati alla riregistrazione dei suoi dischi. Credo sia un esempio di donna nell'industria musicale. Ho anche altri gruppi preferiti spagnoli ma non sono molto conosciuti fuori dalla Spagna.


Che consiglio daresti alle ragazze che vogliono fare il tuo lavoro?

Consiglierei loro di studiare legge e specializzarsi in qualcosa che sia legato alla musica, come la gestione culturale o la proprietà intellettuale. In Spagna ci sono molti master e magistrali legate alla musica e suppongo che anche fuori dalla Spagna ce ne siano. Che si specializzino e abbiano molta voglia. Ora uscirà il mio lato femminista: è importante non farsi né schiacciare né intimidire. La mia esperienza è che fra donne ci capiamo meglio e lavoriamo bene insieme. Comunque, il mio consiglio principale è specializzarsi.


Puoi consigliarci una canzone spagnola?

Il mio gruppo preferito che ora si sta ascoltando molto anche in America Latina è Carolina Durante. Se dovessi consigliare una canzone, direi No Tan Jóvenes.


Puoi seguire Paula qui





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