La scena musicale spagnola è ricca di nuove band effervescenti e Isla Lavanda ne è un ottimo esempio. Il gruppo è formato da Robin e Rachel ma spesso si esibisce con altri musicisti tra cui Silvia e Luna, creando sul palco un team tutto al femminile. Abbiamo avuto l’occasione di intervistare la frontgirl Robin per scoprire di più sulla loro musica e il loro percorso. Buona lettura!

Il tuo ultimo progetto è il remix di No sé tu nombre. Come è nata l'idea del remix e com'è stato il processo creativo?
Beh, questa canzone è ispirata ai libri di Noemi Casquet, una scrittrice sessuologa e psicologa. I realtà è una canzone che abbiamo scritto un paio di anni fa in un momento in cui il mio gruppo di amiche stava attraversando un periodo di cambiamenti. Abbiamo passato tutto l'estate insieme e questi libri ci hanno influenzato molto. Nei libri i personaggi principali attraversano qualcosa di simile: viaggiano con il loro partner dopo molto tempo insieme a un gruppo di amiche. È stato un procedimento molto bello e diverso dalle altre canzoni perché l'abbiamo fatto proprio in gruppo. Prima abbiamo letto i libri tutte insieme e poi ci siamo incontrate per scrivere il testo della canzone, tenendo conto di ciò che ci avevano trasmesso. Il remix è un po' più elettronico, lo stile a cui stiamo lavorando ora.
Come e quando hai cominciato a prendere sul serio la tua carriera musicale?
L'ho sempre presa sul serio perché mi piace tantissimo la musica però è vero che ora il progetto è maturato. È arrivato a un punto in cui mi piace molto quello che stiamo facendo. Ne siamo convinte. Abbiamo fatto diversi tentativi cercando di renderlo più elettronico ma non sapevamo bene come fare. Abbiamo imparato e sistemato il suono, quindi credo che ora, con il supporto di Mark dei Nebulossa e Atomic Studio, abbiamo fatto un passo più professionale. A livello musicale, direi che è stato quando abbiamo cominciato a registrare le canzoni di questo nuovo disco che abbiamo davvero puntato su questo progetto.
Se dovessi suggerire una canzone delle Isla Lavanda a chi non l'ha ancora ascoltata, quale sceglieresti e perché?
È difficile... dipende da chi lo chiede. Però, per esempio, ci ha sorpreso molto Eskoda che abbiamo dedicato alle nostre amiche. È una canzone su come uscire a fare festa con le amiche con cui condividi momenti e ricordi. Alla gente sta piacendo molto ed è molto allegra, parla di amicizia. Poi, c'è la nostra ciliegina sulla torta Estoy hasta el coño che sta ricevendo una buona accoglienza. Quindi ti direi Eskoda e Estoy hasta el coño.
Come descriveresti il vostro stile musicale?
Noi ci definiamo indie-pop elettronico. Inizialmente eravamo più rock ma ora stiamo portando sempre di più il progetto verso un stile più pop specialmente nelle melodie e ovviamente c'è molta elettronica quindi questo definisce abbastanza bene il nostro suono.
E quali artisti ti ispirano di più?
Ce ne sono molt, ma soprattutto nella musica spagnola come Ginebras, Cariño... ci ispiriamo anche un po' allo stile di altre band rock e dance. Anche la musica degli anni '80. Cosa pensi della scarsa presenza di donne produttrici e negli studi in generale? L'hai notato?
Sì, è assolutamente vero. Io sono tecnico del suono oltre che musicista e ho studiato anche produzione. Posso dirti che ho lavorato con molte persone ma la maggior parte è fatta da uomini. Penso che ci sia ancora poca fiducia nelle donne che fanno questo tipo di lavoro. A me, in quanto donna in studio, succede ancora che alcuni dubitano di me solo per il mio genere, meno di prima ma succede ancora. Penso che sia qualcosa di culturale che dobbiamo cambiare. Le donne siamo preparate tanto quanto gli uomini per fare le produttrici e non dobbiamo essere trattate diversamente. Tutti dobbiamo cambiare mentalità, anche le donne che si fidano di più dei produttori uomini.
Come descriveresti la tua esperienza come cantante nell'industria musicale spagnola?
È un mondo complicato, soprattutto perché la musica è molto esigente a livello vocale. È più distruttivo ma anche molto gratificante perché ti connetti con il pubblico. Io mi considero più una musicista che una cantante perché ho sempre suonato strumenti ma ora sono la cantante della band. Il mondo della musica è complicato ma mi piace molto cantare perché è la mia forma di esprimermi.
Hai qualche consiglio per altre ragazze che vogliono entrare nell'industria musicale?
Il mio consiglio è di non confrontarsi con nessun altro. Spesso ci dicono che bisogna cantare come qualcun altro e che non puoi farlo se non canti come Celine Dion per esempio ma la cosa importante è trovare la propria personalità e il proprio stile. Chiunque può imparare a cantare, ma ciò che rende unica una persona è la sua personalità e la sua voce. Quindi il mio consiglio è di non sminuirsi e di credere nel proprio potenziale. Inoltre, è sempre bene prendere lezioni di canto ma non cambiate la propria voce per farla sembrare come quella di qualcun altro.
E quanti membri ha il gruppo ora?
Ora siamo due ragazze, ma in questa tournée saremo quattro ragazze a suonare. Il gruppo è formato da Luna, Silvia, la bassista, e io, e portiamo un team tutto femminile in tournée.
Infine, hai una canzone che ti ricorda molto la Spagna?
Sì, mi piace tantissimo la canzone Lady Madrid di Leiva e anche Madrid sin ti di Niña Polaca. Sono entrambe canzoni molto caratteristiche che parlano di Madrid.
Potete seguir Isla Lavanda qui e ascoltare la loro musica qui: