Sara è una cantante, ha 37 anni ed è di Murcia, in Spagna. Si dedica alla musica da più di 15 anni, in particolare a soul, jazz, funk e pop. La sua voce esprime potenza, passione e rende chiare le radici profonde nella sua cultura. Canta in spagnolo e in inglese e, grazie al suo talento, ha una carriera che merita di essere raccontata. L'abbiamo intervistata per saperne di più sul suo percorso nell'industria musicale.
Quando hai deciso di diventare una cantante?
Fin da piccola, intorno ai 5 o 6 anni, cantavo di nascosto nella mia stanza o scendevo nel garage di mio padre dove ho scoperto il suono dell'eco della mia voce. Inoltre, sempre da piccola, facevo spettacoli di teatro e musical sempre come protagonista.
Perché hai scelto di dedicarti al soul, blues e jazz?
L'influenza familiare è stata determinante. Mio padre metteva sempre dischi di Whitney Houston, Stevie Wonder, Phil Collins, Billy Joel... mentre il jazz è arrivato quando avevo circa 20 anni e ho iniziato a frequentare pub dove si facevano jam session, mi sono innamorata delle improvvisazioni dei musicisti e di quanto si divertissero sul palco. Da lì è iniziata la mia formazione.
Quando hai iniziato ad avvicinarti alla musica?
Mio fratello minore suonava con alcune band e in qualche occasione mi portavano con sé per cantare qualche canzone. Da lì ho iniziato a sentirmi sicura nel cantare e nell'esplorare la mia voce e i miei registri. Negli anni ho fatto parte di alcune band fino a quando ho deciso di continuare da sola.
Come è stata la tua prima volta in uno studio?
Ero nervosissima. Non sapevo praticamente niente di musica né del suo "linguaggio". Ho dovuto fare molte prove e superare la paura. Ora sono abituata a cantare in studio ma sempre con compiti fatti e studiati.
Hai studiato canto o musica?
Non ho mai studiato musica, sono andata solo ad una scuola di canto per alcuni mesi e ho preso alcune lezioni sporadiche. Ho imparato ascoltando buoni consigli e critiche costruttive dai miei colleghi.
Hai qualche aneddoto sul palco che vuoi raccontarci?
Una volta in un musical è andata via la base e ho dovuto cantare super precisamente affinché le ballerine non sbagliassero il tempo, è andata benissimo nonostante tutto. Nel mio ultimo concerto a Madrid due dei miei musicisti non sono usciti sul palco e sono dovuta andare io stessa a cercarli. Ci siamo divertiti un sacco dato che dopo sono usciti tutti imbarazzati!
Hai mai avuto difficoltà o notato alcune differenze in quanto donna?
Per niente, sono sempre stata trattata con molto rispetto e affetto.
Chi sono i tuoi cantanti preferiti e le canzoni che ti hanno più colpito?
Probabilmente IWill Always Love You di Whitney Houston, Georgia On My Mind di Ray Charles, Moon River di Audrey Hepburn e I'm Telling You di Jennifer Hudson.
Come descriveresti l'industria musicale del tuo genere in Spagna?
Abbiamo la fortuna di vivere in un paese molto ricco musicalmente e con tanta varietà di stili. Ho avuto la fortuna di conoscere grandi musicisti e professionisti di alto livello. L'unica cosa che sto notando, è che hanno chiuso troppe sale da concerto che davano lavoro a molti musicisti, camerieri, tecnici, fotografi... e abbiamo bisogno di migliori condizioni lavorative.
Pensi che essere spagnola influenzi la tua carriera a livello di opportunità?
Penso che l'importante non sia la provenienza ma la qualità del tuo prodotto e quanto ci credi e lotti.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Attualmente sono impegnata nella seconda parte del mio tour chiamato Brave Tour, durante il quale sto visitando molte città e festival. L'anno prossimo inizierò a comporre il terzo album.
Hai qualche consiglio per chi desidera fare lo stesso lavoro che fai tu?
Cosiglio loro di circondarsi di buoni musicisti e produttori e di non aver fretta di raggiungere il "successo".
Puoi consigliare ai nostri lettori una canzone spagnola?
No puedo estar sin ti di Rosana.
Segui Sara Zamora qui e ascolta la sua musica qui sotto: