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Intervista ad Ambra Lo Faro: Disney star, cantante e musicista

Arianna Bartolozzi Bellantuono

Questa intervista ad Ambra Lo Faro è speciale. Quando ero piccola l'ho vista più di una volta da fan in varie occasioni ed è stato bellissimo ritrovarla in questo modo. Proprio per questo motivo abbiamo parlato molto e ho dovuto tagliare le cose più "personali" come succede sempre nelle interviste ma questa volta è stato diverso perché non c'è italiano della mia generazione che non la conosca. È una stella Disney dell'epoca d'oro di Disney Channel: ha fatto Quelli dell'intervallo e ha cantato diverse colonne sonore in italiano come quelle de Il Mondo di Patty, Cheetah Girls e High School Musical, facendo anche il tour italiano del Mondo di Patty e i Disney Channel Games. È ovviamente anche una cantante e musicista molto talentuosa che ha sempre scritto le sue canzoni. Ora ha una maturità diversa e, infatti, in questa intervista abbiamo parlato delle sue ultime canzoni Scenari e Mi vieni in mente, della sua esperienza in Disney, dei Disney Channel Games, dell'industria musicale attuale e dei suoi progetti attuali e futuri. Buona lettura!


ambra lo faro

I tuoi ultimi singoli Scenari e Mi vieni in mente sono usciti da poco. Com'è stato il processo creativo? Si è sicuramente evoluto rispetto ai tuoi progetti precedenti…

Decisamente! È la prima volta che mi trovo a scrivere veramente in italiano in età matura. Diciamo che l’italiano è sempre una lingua complicata perché è la nostra lingua, quindi non hai filtri perché tutti ti capiscono a differenza dell'inglese... però sono contenta, sono due pezzi che secondo me sono molto belli e a cui tenevo tanto. Entrambi vanno nella direzione del pop però è un pop contaminato quindi dentro c'è senz'altro anche molto jazz. Ci abbiamo lavorato molto anche se, considerando i tanti live, non è stato facile ma sono felice che siano finalmente pronti. I brani sono stati scritti da me, arrangiati da Mattia Chiappin e prodotti in coproduzione con Music Glass e Owl & Wolf Studio, la casa di produzione di Mattia e Alberto Pasquale. Il mastering è stato fatto da Raoul Tchoi a Parigi per dare un tocco internazionale e, fra i musicisti, oltre a Mattia e Alberto, abbiamo anche Michael Tabarroni al basso.



Partiamo dall’inizio: come ti sei avvicinata al mondo della recitazione?

Io mi sono avvicinata al mondo della recitazione perché cantavo. La musica è sempre stata la mia prima professione: la recitazione, la sitcom e tutto quel mondo lì sono venute dopo. È stato lì che ho cercato di aggiungere le mie cose, i miei pezzi, la mia musica a Mafy, il mio personaggio di Quelli dell’intervallo. Inizialmente il mio personaggio non cantava, poi piano piano, come ricorderai, abbiamo inserito delle cose e da lì è venuta fuori una bella collaborazione anche con altri artisti. Io sono sempre stata molto sitcom anche nella mia vita quindi fondamentalmente mi è venuto abbastanza naturale però 12 anni in Disney ti cambiano pesantemente.


Ti avrei chiesto proprio questo: pensi che la tua esperienza Disney ti abbia segnato? Quali ricordi ti porti con te di quell'esperienza?

Mi ha segnato moltissimo e mi porto dietro tantissimi ricordi. Considera che in 12 anni si cresce lì dentro. Sono entrata che avevo 11-12 anni e sono uscita che ne avevo 23, praticamente fai tutta l'adolescenza lì e cresci con quelle persone. Porto con me tantissimi amici. L'esperienza lavorativa a quell'età è una cosa che solitamente non si prova ed è bellissima. Mi ricordo che ero estremamente stanca ma felice. Una sera ero a Lambrate, stavo prendendo il treno con mia madre, l’ho guardata e ho detto: "Accidenti, questo è il momento più bello della mia vita. Sono distrutta, ho lavorato 13 ore, ma è bellissimo" con la spensieratezza tipica dell'adolescenza.


Ultimamente, non so se hai visto, c’è questa polemica sui social in cui sono stati coinvolti i tuoi colleghi Jacopo Sarno e Giulia Boverio. C’è in particolare una ragazza che critica gli ex Disney perché fanno contenuti sul passato (polemica che sicuramente viene da gente che non ha nulla da fare). Io invece, parlo a nome di tutte noi ex bambine, apprezzo molto questi flashback anche perché invece molti attori della nostra infanzia hanno passato un momento in cui rinnegavano il tutto. È bello vedere che ci sia qualcosa che lega le noi bambine ai voi adolescenti. Ci fa piacere seguirvi nei vostri progetti attuali e vedere che ci sia qualcosa che ci unisce. Tu cosa ne pensi?

Assolutamente! Voi ragazzi di questa generazione siete cresciuti con noi, cosa che mi piacerebbe dire a questa ragazza simpaticissima che gradisce parlare di noi online. Io non condivido molti contenuti sul passato ma so che dal punto di vista strategico sui social sbaglio molto. Ho video con Selena Gomez, video con Joe Jonas, video a Orlando per i Disney Channel Games. Li ho ancora tutti ma non ho pubblicato nulla di tutto ciò. Probabilmente è sbagliato perché questa esperienza mi ha segnato moltissimo, positivamente. Mi ha insegnato un mestiere, quindi fare tutto questo ha un peso in più. Noi arriviamo da una generazione che non ha passato i social. Quando facevamo Quelli dell’intervallo non esisteva Instagram, a malapena esisteva Facebook ma neanche, nel senso che me lo fecero conoscere gli americani a Orlando quando ci andai nel 2008. Ero lì con Selena Gomez e mi fecero vedere che esisteva Facebook. Quando tornai in Italia me lo feci anch’io. Quindi adesso il nostro problema è andare a ripescare quei ragazzi che hanno seguito quel programma e che erano tantissimi, è complicatissimo. Per questo, di tanto in tanto, per far capire cosa uno ha fatto è molto bello parlare anche del passato. Noi siamo quella cosa lì. Io personalmente mi porto Mafy nella mia vita quotidiana. Lo faccio con grande orgoglio, è stata un’esperienza strepitosa e quindi, perché no? Bisognerebbe chiedere a lei perché parla di noi! Che dici, dovrei farmi TikTok?



Secondo me sì, avrebbe un senso anche perché con le cose che puoi raccontare…

Ci stavo pensando proprio questa settimana. Ho un hard disk pieno di video del passato e pensavo di iniziare a ripubblicare qualcosa dei dietro le quinte, cose che non si sono mai viste. Ho dei video fatti con la telecamera, come si usava prima, potrebbe essere carino. Ho mantenuto un buon rapporto con tutti. Giulia e Jacopo li sento spesso, sono forse gli unici con cui sono rimasta strettamente in contatto. Giulia la seguo tutti i giorni, è simpaticissima, mi fa morire… Jacopo, invece, lo conosco bene perché abbiamo condiviso molto la musica dato che cantiamo entrambi. Spesso a molti eventi eravamo insieme, è come un fratello. Voglio un bene grandissimo a entrambi!


Che bello sentire queste cose, non quelli che si odiano…

Considera che da noi non c'era nemmeno gelosia tra i personaggi. Eravamo tutti stereotipati, ciascuno aveva il suo ruolo ed era bello così.



Da una parte è meglio che non ci fossero i social…

Sì, è vero. Però ti dico che ho vissuto in anni dove le persone comunque suonavano al citofono di casa mia, mi chiamavano a casa a tutte le ore. Ho vissuto tutto questo nel momento delle scuole superiori e quindi, purtroppo, non potevo nemmeno uscire fuori dalla mia classe a ricreazione che se no si creava la fila di diari da autografare. Però non l'ho mai vissuta come una cosa brutta, strana o negativa, ho sempre avuto il mio gruppo di amici che capiva che non ero Mafy ma Ambra. L'ho sempre vissuta come una cosa pazzesca. La cosa pazzesca era che ci fosse tutto questo affetto e calore dalle persone!


Hai un aneddoto dei Disney Channel Games? Non posso non chiedertelo!

Certo, ne ho tanti a dire il vero! Ai Disney Channel games ero in squadra con i Jonas. Ricordo che in quella settimana avevo perso due o tre chili perché non mangiavo niente di quello che c'era lì. Sono molto selettiva con il cibo e sai che gli americani mettono sempre tutte queste cose mischiate insieme. Un giorno, quando sono andata a mangiare, ho visto che c'era il prosciutto cotto con l'ananas sopra e ho detto: "Noooo, per una volta che forse avrei potuto mangiare qualcosa di decente..." a un certo punto Joe Jonas, accortosi della situazione, mi ha tolto tutta l'ananas e mi ha detto: "Vabbè, dai, mangia questo almeno che dopo dobbiamo lavorare!". Era tutto molto serio ai Disney Channel Games!


Davvero?

Sì,  serio e divertente. È stata una favola perché eravamo trattati come delle stelle Disney. Tutte le sere eravamo a fare festa da qualche parte con gente super famosa. Mi ricordo che i Jonas Brothers avevano un nome in codice, non potevamo dire il loro nome ma un altro perché se no tutto il parco li avrebbe riconosciuti. È stato un gran casino ma un'esperienza bellissima! Alle 6:30-6:40 del mattino eravamo pronti a partire e avevamo un funzionario che segnava l'ora di arrivo. Se fossi arrivato due minuti dopo saresti stato subito segnalato. Era un ambiente di lavoro molto serio, più serio a volte del mondo aziendale che vivo oggi. Un mondo lavorativo mega serio che però è giusto che sia così perché tutti avrebbero voluto fare quella cosa lì. Se ti presenti lì per fare una vita da sogno con l'autista che ti porta dove vuoi, devi rispettare certe regole. Mi ricordo che avevo un tutor che, dato che non ero a scuola in quel momento, mi aiutava a studiare. Un giorno, durante un’intervista, ho sbadigliato. La tutor ha interrotto tutto e ha detto: "Fermatevi tutti, lei è stanca. L'intervista la spostiamo a un altro orario." Mi hanno fatto fermare perché secondo loro ero stanca. È stata una situazione davvero strana.



Wow, mi immagino che lì poi siano super abituati a lavorare con i giovani attori, con i bambini... un altro mondo!

Assolutamente, un altro mondo… Disney lo è, gli altri canali già sono diversi ma Disney è estremamente tutelante. Dovevamo anche consegnare le pagelle con i nostri voti per poter registrare e, se non avevi voti sufficienti, non potevi registrare perché Disney voleva che tu avessi una carriera scolastica adeguata.


Che bello, grazie mille per tutti questi insights! Se dovessi consigliare una tua canzone recente a chi ti ha conosciuto come Mafy e non ha ascoltato ancora i tuoi progetti più recenti quale consiglieresti e perché?

Io direi Scenari senza dubbio. È un pezzo veramente molto spassoso e pop quindi potrebbe piacere al pubblico di prima ma ha ovviamente una maturità diversa nella scrittura. È molto diversa da come scrivevo quando avevo 15, 16, 17 anni. Ne ho scritti tanti di pezzi e di tanto in tanto li riascolto, li confronto e capisco come sono cambiata. Prima ero una ragazzina, oggi sono una donna con le idee chiare quindi sì, suggerirei questo.



E come descriveresti l'industria musicale italiana attuale?

Domanda complicata... si vede tutto troppo. Mi manca un po' di eleganza in questa industria musicale, un po' di rigore e buon gusto. Per non parlare dell'autotune, lo odio, se uno canta deve cantare. Va bene la parte di intrattenimento ma cantare è la prima cosa. Ho lavorato con una major e l'ho vissuto in prima persona: molti ragazzi sotto contratto spesso puntano su altro perché magari sono carenti a livello canoro e la gente sembra più interessata al personaggio che alla qualità. Molto spesso una canzone piace non perché sia bella ma perché ci viene riproposta continuamente sui social e in radio e, a forza di ascoltarla, ci entra in testa. La gente dovrebbe capire che la musica va giudicata da chi la fa, la studia e se ne intende. Ho cercato di far capire, con il mio blog e la rubrica Lato B, che dietro alla musica c'è molto di più e va compresa.


Quali sono i tuoi cantanti preferiti, quelli che in qualche modo ti ispirano?

Io sono sono un'appassionata di Anderson Paak, è un peccato che in Italia non sia così conosciuto. Ha un tipo di scrittura molto interessante perché, essendo un batterista, scrive delle linee melodiche e ritmiche da batterista. Quello che ha fatto insieme a Bruno Mars nei Silk Sonic mi piace tantissimo. Anche Bruno Mars è uno degli artisti più interessanti degli ultimi anni, senza ombra di dubbio. Mi piace molto anche Tom Misch, tutto quel filone inglese derivato dal jazz ma non proprio jazz, quello un po' più funky. È bello ascoltare musica così contaminata, ti apre la mente a livello musicale e culturale. Poi ci sono tanti altri artisti come Beyoncé che mi piace da morire.



Hai un consiglio per chi sogna di diventare cantante?

Il consiglio è di svincolarsi dall'idea della fama a tutti i costi. La fama non dipende da te, dipende da una serie di fattori per cui tu sei super conosciuto e super apprezzato in un dato momento. L'ho provata ed è una cosa estremamente bella ma pericolosa. Devi avere una grande capacità mentale di focalizzarti su ciò che fai e trovare soddisfazione in quello. Se non hai questa capacità rischi che il successo, quel tipo di feedback dalle persone, diventi come una droga. Una volta che lo provi tutto il resto ti sembra niente. Mi ricordo una volta che ero con i miei genitori a piazza Duomo a Milano per un evento con Hilary Duff che aveva appena rilasciato il suo album. Siccome avevamo la stessa casa discografica, la EMI, mi hanno chiesto di intervistarla al programma TRL. Quando sono scesa c'erano migliaia di persone che la aspettavano ma lei, alta quanto me, era protetta da due guardie del corpo, io no. Quando ho lasciato il palazzo ho visto che il pubblico si era riversato tutto su di me, mi inseguiva e mi chiedeva autografi. Ho capito che lì finisce la vita normale. Non ho mai pensato che la fama fosse un obiettivo ma è un qualcosa che ti viene dato se fai il tuo lavoro con amore. Il segreto, però, è che non devi mai pensare che il mondo ti debba qualcosa. Le persone sono interessate a una cosa, poi magari un'altra, poi dimenticano. Fai bene il tuo lavoro, metticela tutta ma non avere troppe aspettative.


Hai qualche progetto futuro? Hai appena rilasciato delle canzoni che sicuramente hanno richiesto del tempo...

Beh, sì, questi due singoli hanno richiesto tanto tempo ed è giusto che il pubblico abbia il tempo di ascoltarli e apprezzarli. Tutto il mese di dicembre però sarà dedicato a grandi live e concerti quindi mi sto prendendo il resto di novembre per fare una pausa dai live e cercare di tornare a scrivere nuovamente. Secondo me ne vale davvero la pena. Tutti i video dei vari live di quest'estate sono in produzione in questi giorni e verranno caricati gradualmente. Quindi, più che altro, sono le nuove produzioni quelle che mi interessa che la gente conosca bene.


Potete seguire Ambra qui e ascoltarla qui sotto:




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