
Negli ultimi decenni l'industria musicale ha subito un'enorme trasformazione. Oggi il modo in cui la musica viene fatta, prodotta, distribuita e con cui si interagisce è completamente diverso dai processi musicali che si utilizzavano nel XX secolo, inoltre nell'ultimo decennio c'è stato un cambiamento radicale: quand'è stata l'ultima volta che avete visto qualcuno comprare un CD o usare l'iPod?!
Il risultato di questo drastico cambiamento è che i musicisti hanno più libertà che mai di produrre e condividere la propria musica, nonché di interagire con il proprio pubblico a tu per tu. Un risultato notevolmente positivo di questo cambiamento è il crescente interesse per la musica internazionale in lingue diverse dall'inglese tra il pubblico "occidentale", inclusi i consumatori prevalentemente anglofoni di paesi come Stati Uniti e Regno Unito. Il genere un tempo noto come «world music» è diventato sempre più popolare tra il pubblico più giovane, come la Generazione Z.
La crescita della musica internazionale (non in inglese)
Un sondaggio condotto da Luminate rivela che il pubblico statunitense si sta interessando sempre di più alla musica non inglese rispetto al passato. I risultati rivelano che il 59% degli ascoltatori della generazione Z statunitense ascolta ogni settimana artisti di altri Paesi. Mentre la musica in lingua spagnola è ancora la seconda lingua più popolare nella musica, con grandi nomi come Bad Bunny che si è aggiudicato il titolo di artisti più ascoltati di Spotify per tre anni di fila, anche altre lingue hanno registrato un aumento significativo nello streaming musicale. Per esempio la musica pop coreana o K-pop è esplosa particolarmente negli ultimi anni, riaccendendo quasi da sola la mania delle boy e girl band della fine degli anni '90 e dei primi anni 2000.
Non è una coincidenza che questa impennata di musica non inglese coincida con l'ascesa di una generazione cresciuta con i social media e internet. Questi ultimi hanno svolto un ruolo fondamentale nell'esporre le giovani generazioni a nuove culture al di fuori della propria. In passato i consumatori di musica erano in gran parte limitati dal luogo e dalla capacità di memorizzazione, mentre oggi i giovani possono scoprire migliaia di generi in pochi secondi grazie a piattaforme di streaming come Spotify e Apple Music. È chiaro che l'ascesa di musicisti latinoamericani, coreani e di altri paesi del mondo, come l'Africa, è stata favorita da piattaforme di social media come Tik-Tok che permettono di mostrare la propria cultura, musica e lingua a un pubblico globale.
In generale, dato che i social espongono le giovani generazioni a una grande varietà di culture favorendo una maggiore familiarità con i contenuti stranieri, si spera che la musica non inglese possa continuare a ottenere il riconoscimento che merita globalmente. La musica di tutto il mondo può essere una porta d'accesso per conoscere nuove culture e incontrare nuove persone, il che può permetterci di vedere il mondo da una prospettiva diversa.
La prossima volta che userete Spotify o qualsiasi altra piattaforma di streaming, provate un nuovo genere o una nuova lingua: la musica ha la capacità di trascendere la lingua e potreste trovare qualcosa che vi piace!