Brenda Román è la protagonista di questa intervista. È una cantante e produttrice dell'Ecuador, ha 22 anni e si è appena laureata in produzione musicale e sonora. Oltre a scrivere, comporre e produrre le sue canzoni, si dedica a creare contenuti per i social media e a realizzare slogan per alcuni marchi, mentre lavora intensamente alla sua carriera musicale. Nella vita di tutti i giorni a Brenda piace stare con la sua famiglia con il suo cane e con i suoi amici, uscire a ballare e fare escursioni . Insegna anche pianoforte ed è allenatrice di trampolino elastico: le piace mantenersi attiva. Buona lettura!
Hai pubblicato da poco la tua canzone Wicked Love. In cosa ti sei ispirata e com’è stato il processo creativo?
Per Wicked Love mi sono ispirata a un testo che avevo scritto tempo fa. Scrivo costantemente e, quando ho bisogno di una canzone, riprendo i miei scritti e costruisco i versi. Questo testo in particolare è nato da un’esperienza romantica che, anche se non è continuata, è stata molto bella in quel momento. Da qui il titolo Wicked Love. La canzone contiene una frase che dice “the way we did” che sottolinea cosa è stato quel momento e cosa sarebbe potuto succedere se ci avessimo provato nella maniera giusta.
Quando hai iniziato a cantare e perché?
Ho iniziato a cantare a 14 anni a scuola. In realtà all'inizio ero molto timida. Suonavo il pianoforte dai sei anni e successivamete avevo imparato a suonare la chitarra, il basso e la batteria ma non mi ero mai sentita capace di cantare. Tutto è cambiato quando, per un saggio di fine anno, mia cugina mi ha proposto di cantare insieme a lei. Anche se avevo molta paura ho deciso di accompagnarla con la chitarra e ho avuto il coraggio di cantare anch'io. È stato in quel momento che ho scoperto di avere una voce che volevo sviluppare.
Come descriveresti il tuo stile musicale?
Direi che il mio stile è pop/rock ispirato al rock degli anni 2000. È un sound dolce e divertente. Molti amici e persone che mi ascoltano dicono che gli ricorda le serie di Disney Channel di quell’epoca, il che mi fa molto piacere perché sono sempre stata fan delle serie e dei film Disney. Ho anche collaborato con DJ dell’America Latina e di altre parti del mondo, come l’India. Abbiamo lavorato a brani EDM e Progressive House e attualmente sto lavorando a due canzoni afro house, uno stile che amo e che mi piacerebbe esplorare di più.
Canti molto in inglese. Perché questa scelta? In quale lingua preferisci cantare?
Mi piace cantare in inglese, spagnolo e un po’ in tedesco. Lo spagnolo è la mia lingua madre e lo considero un idioma bellissimo e potente. Tuttavia cantare in inglese mi permette di raggiungere un pubblico più ampio e fa in modo che più persone comprendano il messaggio che voglio trasmettere. Ho iniziato recentemente a imparare il tedesco e, durante un programma di scambio, ho scritto e cantato una canzone in tedesco per la mia classe. È stata un’esperienza divertente e diversa.
Hai studiato qualcosa di legato alla musica?
Sì, dopo aver iniziato a cantare ho seguito alcune lezioni di canto e più tardi, all'università, cercavo di partecipare ai cori per continuare a esercitarmi. Durante uno scambio scolastico ho avuto l’opportunità di far parte del coro Bella Voce della Oregon State University, un’esperienza meravigliosa. Abbiamo persino avuto l'opportunità di cantare l'inno nazionale degli Stati Uniti all'apertura di una partita NBA. E mi sono laureata da poco in Produzione Musicale e Sonora!
Oltre a essere cantante sei anche produttrice. Come riesci a conciliare entrambe le passioni?
Una delle mie aspirazioni più grandi è fare la differenza nell’industria musicale dell’America Latina. Nell’ambito della produzione musicale ci sono poche donne e penso che questo debba cambiare. Voglio essere parte di questo cambiamento. Amo raccontare storie attraverso le mie canzoni, a volte di esperienze personali e altre volte di altre persone. La mia prima canzone l’ho scritta per mia sorella Amanda, che ha l’epilessia. Raccontare la sua storia e quanto la ammiro è stato molto potente per me. Ho anche scritto una canzone per una donna di El Salvador, rifugiata con i suoi due figli, che ho conosciuto durante il mio scambio. Di recente le ho mostrato la canzone in videochiamata e le è piaciuta tantissimo.
Infatti nelle nostre interviste emerge spesso il tema della mancanza di donne nella produzione musicale. Quindi aAnche tu lo hai notato?
Decisamente. È qualcosa che spero cambi. Anche se si iniziano a vedere più donne nella produzione, è importante che continuiamo a unirci per generare un impatto e un cambiamento significativo. L’uguaglianza deve essere presente in tutte le professioni e opportunità.
Credi che il modo in cui sviluppi i tuoi progetti sia cambiato nel corso degli anni?
Sì, all’inizio cercavo l’opinione degli altri per orientarmi. Anche se è sempre importante avere il supporto di altri produttori o ingegneri, oggi mi fido più del mio giudizio e di ciò che voglio trasmettere. So quali strumenti mi servono e cosa voglio ottenere con le mie canzoni.
Cosa ti piace di più del dedicarti alla musica?
Quello che mi piace di più è la capacità di esprimere emozioni. La musica ha il potere di arrivare ovunque rapidamente, commuovere e creare connessioni emotive. A novembre 2021 ho perso un'amica che consideravo una sorella. Abbiamo un gruppo di amici di lunga data, siamo come una famiglia e sua sorella maggiore è sempre stata la mia migliore amica. È stato un colpo durissimo ma sono riuscita a creare una canzone in suo onore e, in un certo senso, a dare alla sua famiglia un ricordo in più dell’essenza di Sam. Sento che questo è il potere della musica: quando la ascolti diventa un ricordo, ti trasporta in luoghi e momenti unici.
Quali sono i tuoi cantanti preferiti e pensi che ti abbiano influenzata?
Ammiro molto Elton John, in effetti ho iniziato a suonare il pianoforte proprio per fare le sue canzoni. Mi piacciono anche Freddie Mercury, Billy Joel, Pink, Bruce Springsteen, Adele, Bring Me The Horizon, Paramore e MGK.
Come descriveresti l’industria musicale in Ecuador?
Sento che la nostra industria sta crescendo sempre di più, il che è incoraggiante. Tuttavia in termini di opportunità manca ancora il supporto per gli artisti emergenti, soprattutto a livello culturale. Credo che sia importante trasmettere il valore della musica come una professione a tutti gli effetti che deve essere retribuito in modo giusto e nei tempi corretti. Se iniziamo gradualmente a cambiare questo aspetto nel nostro paese diversi artisti di talento e che fanno vari generi potranno crescere e avere migliori opportunità.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Attualmente sto lavorando a un EP con le canzoni che ho più amato creare e produrre. Una di queste si chiama La Burbuja e ha un’energia incredibile. Sono molto entusiasta di registrare il video musicale e promuoverla. Sto anche collaborando a un brano metal, un genere che adoro ma che non avevo mai cantato prima, oltre a progetti EDM e house.
Hai qualche consiglio per chi vuole diventare cantante?
Iniziate il prima possibile, cercare lezioni online o in presenza. Non è mai troppo tardi per cominciare e la musica è un’ottima forma di espressione e terapia.
Potresti consigliare una canzone del tuo paese ai nostri lettori? Può essere tua!
Certo, vi consiglio la mia canzone Viene che ha quel sound pop/rock di cui parlavo. Anche Prefiero di Camila Pérez, una grande artista ecuadoriana.
Potete seguire Brenda Román qui e ascoltarla qui: