
Questo articolo, scritto in collaborazione fra le scrittric italiane del sito, celebra le donne a Sanremo 2025 e le loro performance in seguito alla prima serata andata in onda l'11 febbraio. Tifiamo una donna? Non ve lo riveleremo ma, a prescindere dalle preferenze e dai gusti personali, crediamo che sia importante riconoscere e apprezzare il contributo delle artiste che calcano il palco dell'Ariston perché ognuna di loro porta con sé la propria storia, emozioni, messaggi e ovviamente tanta musica, proprio come gli altri partecipanti.
Ecco le partecipanti donne e i rispettivi brani in gara.
Rose Villain con Fuorilegge
Rose, come lo scorso anno, ha portato sul palco una canzone che fonde diversi ritmi e stili, riuscendo però a mantenere un’identità originale e piacevole all’ascolto. La sua voce, potente e dolce allo stesso tempo, ha incantato il pubblico e ha risaltato ogni sfumatura del brano grazie all'interpretazione intensa ed emozionante. L’esibizione è stata semplicemente straordinaria, arricchita da una presenza scenica magnetica che ha reso ogni istante memorabile. Il look curato nei minimi dettagli ha catturato l’attenzione e ha esaltato il suo carisma che la rende una vera protagonista.
Elodie con Dimenticarsi alle 7
Elodie stavolta ha scelto un brano meno scoppiettante del solito ma comunque inconfondibilmente suo, senza dare l’idea di qualcosa di già sentito e risentito. Il tono delicato della performance si sposava perfettamente con il suo outfit e con l’atmosfera elegante dell’Ariston, il che ha creato un momento di grande classe. Indiscussa la sua capacità di trasmettere emozioni anche con meno fronzoli. Ha dimostrato ancora una volta quanto sia versatile e incisiva sul palco.
Marcella Bella con Pelle diamante
Marcella Bella ha portato un brano che urla girl power! Si ama e non ha paura di dirlo perché l’amor proprio è fondamentale. Un’icona della musica italiana che, con grinta e carisma, è riuscita a essere all’altezza delle aspettative, dimostrando ancora una volta tutta la sua energia e il suo stile inconfondibile. Pelle diamante è un vero e proprio inno alla forza femminile e trasmette al pubblico un messaggio potente di autostima e indipendenza.
Joan Thiele con Eco
Stilosa, di talento e diretta: questa è stata Joan Thiele nel suo debutto al Festival di Sanremo. La sua canzone Eco la rappresenta appieno: ha dichiarato che parla di quanto sia importante combattere per un’idea. Joan, con tutta la sua delicatezza, ha il uno stile unico e appare sicura di sé. La sua internazionalità si percepisce chiaramente nei suoni che uniscono influenze diverse e contribuiscono a dare un tocco distintivo alla sua musica. Un debutto che ha mostrato la forza di una voce che sta emergendo con naturalezza.
Giorgia con La cura per me
Giorgia, una delle favorite dai pronostici, ci ha dimostrato ancora una volta la sua potenza vocale e come il suo talento coltivato negli anni continui a crescere a dismisura. Con il suo brano La Cura Per Me ci ha regalato un'esibizione intensa in cui ha descrtto l’amore è come un rifugio. La voce di Giorgia è un qualcosa di veramente unico perché, con la potenza e il calore che emana, ha reso la sua interpretazione profonda e colma di sentimenti. L' autenticità tipica della cantante è stata ancora più accentuata dalla performance attraverso la quale ha fatto vedere all'Ariston di poter trasmettere emozioni ancora una volta.
Serena Brancale con Anema e core
Serena Brancale ha scelto di portare al festival una reinterpretazione di Anema e Core di Roberto Murolo, un pezzo artisticamente estroso che ha saputo portare a Sanremo con eleganza. La sua voce potente, energica e profonda, accompagnata da un arrangiamento sofisticato, ha creato un’atmosfera piena di ritmo, resa ancora più speciale dall'orchestra diretta da sua sorella. Serena ha mescolato sonorità jazz e soul alla tradizione, ha rimodernato un classico dimostrando che passato e presente possono coesistere.
Noemi con Se t’innamori muori
Noemi gareggia con Se t'innamori Muori, un brano carico di emozioni. La sua voce graffiante e inconfondibile ha dato vita a un brano che esplora il lato travolgente, rischioso e triste dell’amore, quello della paura ma anche della bellezza di lasciarsi andare ai sentimenti perché delle volte è più forte di noi. Nonostante la tematica, il sound trascina l'ascoltatore dentro la canzone grazie alle influenze pop e anche un po' rock del brano.
Coma Cose con Cuoricini
Cuoricini dei Coma Cose è già una hit, impossibile togliersela dalla testa... ma non è solo questo che la rende così attraente. I Coma Cose sono singolari per il modo che hanno di raccontare la vita e la loro relazione in maniera semplice e sincera. Nel brano ci dipingono un sentimento fatto di dettagli quotidiani con un tocco da “teneroni”. Il tutto è stato fatto in puro stile Coma Cose con il tocco indie-pop del duo.
Francesca Michielin con Fango in paradiso
Una Michielin decisamente sfortunata: prima la caduta all'Ariston dei giorni scorsi, poi l'emozione che gioca brutti scherzi e le fa dimenticare l'in-ear e infine una stylist che decisamente non le vuole bene, per fortuna c'è Fango in paradiso che migliora la situazione. Francesca porta sul palco la sua solita delicatezza e malinconia, con un testo che convince e dove si può ritrovare l'influenza di Folklore di Taylor Swift di cui lei stessa ha parlato. Sperando che qualcuno le tolga il malocchio, Francesca ha tutte le carte in regola per fare un Festival in crescendo. E non per fare gossip, ma se fossi un certo cantante indie questa sera avrei dormito con un occhio aperto!
Sarah Toscano con Amarcord
18 anni, la coppa della vittoria ad Amici ancora a casa e tanta voglia di rispondere a tutti i "ma chi è questa?": Sarah Toscano sale per la prima volta sul palco di Sanremo e convince il pubblico. Esibizione vocalmente non perfetta ma c'è margine di miglioramento per le prossime serate, anche se è riuscita a gestire bene gli acuti finali e un palco importante come questo. L'outfit l'ha fatta diventare la sesta Mew Mew Amiche Vincenti ma alla fine rispecchia il suo aspetto fresco e giovanile, caratteristiche che si ritrovano anche nel testo nonostante l'omaggio a Fellini. Il pubblico che batte da subito le mani a tempo con l'esibizione non lascia dubbi: Amarcord è coinvolgente e ci accompagnerà in radio per i prossimi mesi.
Clara con Febbre
Clara compare all'inizio delle scale e sembra di aver appena avuto una visione: una bellezza disarmante, sì, ma un talento non da meno. Il brano ricorda Diamanti grezzi come metrica ma il miglioramento rispetto all'anno scorso è evidente, sia nel testo, più originale, che nella performance, più dinamica rispetto a quella del suo primo Festival, accennando anche qualche passo di danza. Ottimo il modo di interagire con la telecamera, capacità che non è scontanta per chi non viene da un talent o dal mondo televisivo. Siamo solo all'inizio ma sicuramente la Febbre di Clara conquisterà il pubblico al quale è rivolta.
Gaia con Chiamo io chiami tu
Gaia ha aperto questo festival 2025 con un brano che rispecchia a pieno il suo stile, un classico pezzo ritmato di cui è già sicuro il successo radiofonico, con un testo semplice ma che nasconde un significato non banale: il rimanere bloccati (viene usata la metafora dell'edera) nel limbo, in mezzo ad una situazione scomoda. Sicuramente l'ansia di essere la prima in scaletta non le ha permesso di fare l'esibizione della vita ma siamo sicure che nelle prossime serate riuscirà a mangiarsi il palco anche grazie ai ballerini impeccabili che l'accompagnano.
Potete ascoltare la playlist di Sanremo 2025 qui: